IL POSTO DELLE FRAGOLE

Centro Teatrale Bresciano

Se esiste il posto delle fragole – quel luogo di immaginazione e speranza, di riconciliazione possibile tra passato e presente, e dove magicamente è possibile tornare bambini – quel luogo è di sicuro il teatro.

Quel posto unico dove tutti insieme si sogna, ci si appassiona e commuove, ci si diverte ed indigna; dove c’è sempre chi scarta la caramella sulla scena madre, chi commenta al momento sbagliato, è vero… ma come sarebbe possibile rinunciare alle presenze degli attori, alle loro voci e alle loro storie, all’emozione indescrivibile del buio che precede l’inizio dello spettacolo?

E in tempi di sipari calati, che fare?

Bisogna assolutamente trovare un modo per continuare ad abitarli e frequentarli i teatri, anche se soltanto col pensiero e con il cuore, ma con la stessa incrollabile passione.

Per facilitarvi, in questa operazione di resistenza, fantasia e attesa (…vi aspettiamo tutti a i vostri posti, non appena sarà possibile!) abbiamo aperto gli armadi del nostro archivio per offrirvi una Rassegna virtuale di 8 spettacoli di produzione CTB che hanno fatto la storia del nostro teatro nell’ultimo decennio: La locandiera, Il racconto di Chimera, Don Chisciotte, Svenimenti, Elena, Il secondo figlio di Dio, Ottocento, Una bestia sulla luna.

Sono protagonisti di questi allestimenti alcuni tra gli artisti più importanti della scena nazionale e che sono particolarmente amati dal pubblico bresciano, come Elisabetta Pozzi, Elena Bucci e Marco Sgrosso, Franco Branciaroli, Lucilla Giagnoni, Simone Cristicchi.

A questi 8 spettacoli si aggiunge un titolo extra programma, la recente produzione CTB realizzata per commemorare le stragi di Piazza della Loggia e di Piazza Fontana: La parola giusta, con Lella Costa, che sarà online il 28 maggio, nell’ambito delle iniziative patrocinate dalla Casa della Memoria di Brescia.

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A tutti loro, e alla loro generosità e umanità grande, va il nostro più sincero ringraziamento per aver condiviso con entusiasmo questo progetto.

Nell’arco di un mese, dal 5 maggio al 9 giugno, offriremo la possibilità di poter vedere le registrazioni complete di questi spettacoli di produzione CTB.

Ciascuno spettacolo sarà disponibile dalle 10.00 alle 24.00 solamente nei giorni indicati a calendario.

Di seguito il calendario delle trasmissioni:

CALENDARIO DEGLI SPETTACOLI
E DELLE TRASMISSIONI

DATA TRASMISSIONE SPETTACOLO AUTORE REGIA CAST
martedì 5 maggio 2020
replica:
venerdì 8 maggio 2020
La locandiera Carlo Goldoni Elena Bucci e Marco Sgrosso Elena Bucci, Marco Sgrosso, Gaetano Colella, Maurizio Cardillo, Daniela Alfonso, Nicoletta Fabbri, Roberto Marinelli
martedì 12 maggio 2020
replica:
mercoledì 13 maggio 2020
Il racconto di Chimera Sebastiano Vassalli e Lucilla Giagnoni Lucilla Giagnoni Lucilla Giagnoni
venerdì 15 maggio 2020
replica:
sabato 16 maggio 2020
Don Chisciotte da Miguel de Cervantes Franco Branciaroli Franco Branciaroli
martedì 19 maggio 2020
replica:
mercoledì 20 maggio 2020
Svenimenti, un vaudeville dagli atti unici dalle lettere e dai racconti di Anton Cechov Elena Bucci e Marco Sgrosso Elena Bucci, Marco Sgrosso, Gaetano Colella
venerdì 22 maggio 2020
replica:
sabato 23 maggio 2020
Elena Ghiannis Ritsos Andrea Chiodi Elisabetta Pozzi
martedì 26 maggio 2020
replica:
mercoledì 27 maggio 2020
Il secondo figlio di Dio Simone Cristicchi e Manfredi Rutelli Antonio Calenda Simone Cristicchi e il Coro di Caravaggio
giovedì 28 maggio 2020
PUNTATA SPECIALE EXTRA
La parola giusta Marco Archetti Gabriele Vacis Lella Costa
venerdì 29 maggio 2020
replica:
sabato 30 maggio 2020
Ottocento Elena Bucci e Marco Sgrosso Elena Bucci e Marco Sgrosso Elena Bucci e Marco Sgrosso
venerdì 5 giugno 2020
replica:
martedì 9 giugno 2020
Una bestia sulla luna Richard Kalinoski Andrea Chiodi Elisabetta Pozzi, Fulvio Pepe, Alberto Mancioppi, Luigi Bignone

Ciascuno spettacolo sarà disponibile dalle 10.00 alle 24.00 solamente nei giorni indicati a calendario.

SPETTACOLI TRASMESSI

LA LOCANDIERA

Centro Teatrale Bresciano

di Carlo Goldoni, progetto di Elena Bucci e Marco Sgrosso, regia di Elena Bucci, con Elena Bucci, Marco Sgrosso, Daniela Alfonso, Maurizio Cardillo, Gaetano Colella, Nicoletta Fabbri, Roberto Marinelli. Disegno luci di Maurizio Viani, suono Raffaele Bassetti.

In quella che Goldoni stesso definisce “la più morale, la più utile, la più istruttiva” tra le sue commedie, tutti i personaggi sembrano alla ricerca di un atto miracoloso - amore, matrimonio, accomodamento - che sia antidoto all’angoscia e che risolva pavidità e sogni infranti. Facendo leva sulla spettacolarità di un intreccio ad orologeria che innesca una vivace guerra dei sessi, condita da una minuziosa analisi dei comportamenti e dei caratteri e da una feroce ironia sui contrasti sociali e sul mutare di tempi e convenienze, Elena Bucci e Marco Sgrosso offrono una lettura divertentissima ed illuminante del capolavoro goldoniano, che apre a inaspettati orizzonti di inquietudini, consapevolezze e speranze di folgorante attualità.

IL RACCONTO DI CHIMERA

Centro Teatrale Bresciano

da La chimera di Sebastiano Vassalli, progetto drammaturgia e interpretazione di Lucilla Giagnoni. Scene e luci di Lucio Diana e Massimo Violato, musiche originali Paolo Pizzimenti

Tratto dal celebre romanzo di Sebastiano Vassalli, Il racconto di Chimera ricostruisce una storia che nel 1610 sconvolse Novara: la tragica vita di Antonia, abbandonata ancora bambina davanti alla porta della Casa della Carità e cresciuta poi da una coppia di contadini nel villaggio di Zardino. Accusata di essere una strega, venne processata e, dopo aver subito violenze e torture, venne condannata al rogo. Lucilla Giagnoni, con un monologo di straordinario impatto emotivo, porta in scena una figura femminile di struggente bellezza e sensualità, vittima del potere maschile.

DON CHISCIOTTE

Centro Teatrale Bresciano

da Miguel De Cervantes, progetto, regia e interpretazione di Franco Branciaroli. Scene di Margherita Palli, luci Gigi Saccomandi, musiche di Daniele D’Angelo

In Don Chisciotte, Franco Branciaroli fa indossare al cavaliere visionario e al suo scudiero, imitandole (anzi, abitandole), le indimenticate voci di Vittorio Gassman e Carmelo Bene. Il vagabondare verbale, divertente e commovente insieme, dei due mattatori ripercorre alcune delle scene più celebri del grande romanzo picaresco del Siglo de Oro spagnolo, dando loro l’occasione di sfidarsi ancora su nuove “audaci imprese”. Le “maschere verbali” dei due grandi protagonisti della scena italiana offrono l’occasione di ritrovare le atmosfere di quella stagione indimenticabile, grazie alla straordinaria bravura di uno degli ultimi eredi di quel Gran Teatro.

SVENIMENTI, UN VAUDEVILLE

Centro Teatrale Bresciano

Progetto e elaborazione drammaturgica di Elena Bucci e Marco Sgrosso, regia di Elena Bucci, con Elena Bucci, Marco Sgrosso e Gaetano Colella. Luci di Loredana Oddone, drammaturgia del suono di Raffaele Bassetti

Uno spettacolo che è un piccolo miracolo di poesia: Elena Bucci e Marco Sgrosso, con la complicità di Gaetano Colella, ci portano alla scoperta del meraviglioso labirinto creativo di Anton Cechov. La drammaturgia intesse i divertenti atti unici con visioni tratte dai racconti, frammenti di altre opere, lettere che l’autore scambiò con persone care, scrittori e compagni di lavoro. Ne emerge il ritratto, emozionante di un uomo medico per vocazione e scrittore per passione, affettuoso e intelligente osservatore degli umani, instancabile e gentile difensore degli ideali, amante del tumulto del teatro ma anche della completa solitudine, e sempre curioso della vita.

ELENA

Centro Teatrale Bresciano

di Ghiannis Ritsos, regia di Andrea Chiodi, con Elisabetta Pozzi. Costumi di Ilaria Ariemme, musiche di Daniele D’Angelo

Chi non è rimasto affascinato dalla figura di Elena, una delle più̀ belle donne dell’antichità? Per lei si scatenò una sanguinosa guerra durata dieci anni. Eppure un’altra Elena si scopre ai nostri occhi nel magnifico monologo lirico di Ghiannis Ritsos. Lontana dell’immagine che la tradizione ci ha donato, questa Elena magistralmente interpretata da Elisabetta Pozzi è una donna la cui proverbiale e formidabile bellezza è ormai svanita da tempo, e che valuta la propria esistenza con disincanto e ironia, e forse anche un pizzico di rimpianto. Tra un bicchiere di whisky e una sigaretta Elena si confida, torna con il pensiero a ciò che è stato, ad una vita ormai lontanissima di glorie ed onori.

IL SECONDO FIGLIO DI DIO

Centro Teatrale Bresciano

Scritto da Manfredi Rutelli e Simone Cristicchi, regia di Antonio Calenda, con Simone Cristicchi. Musiche originali Simone Cristicchi e Valter Sivilotti, scene e costumi Domenico Franchi, disegno luci Cesare Agoni, progetto sonoro Andrea Balducci

Tra canto e narrazione Simone Cristicchi racconta la storia incredibile, ma realmente accaduta, di David Lazzaretti, un carrettiere toscano che nel 1878 fonda una comunità cristiana dai tratti socialisti e che si ispira ai Vangeli delle origini. David predica l’uguaglianza, la giustizia sociale e la solidarietà, dice di essere il secondo figlio di Dio: ha migliaia di seguaci, che lo chiamano il “Cristo dell’Amiata”. Un’utopia rivoluzionaria, che fu travolta da un colpo di pistola. Una storia che se non te la raccontano, non la sai. La storia di un’idea. La storia di un sogno.

LA PAROLA GIUSTA

Centro Teatrale Bresciano

di Marco Archetti, con la collaborazione di Lella Costa e Gabriele Vacis, regia Gabriele Vacis, con Lella Costa. Scenofonia, luminismi e stile Roberto Tarasco

Uno spettacolo che ripercorre gli avvenimenti che hanno segnato l’Italia repubblicana negli anni dello stragismo: la lotta politica e l’eversione, le bombe e i depistaggi, ma anche la determinazione nel difendere i valori democratici e la ricerca tenace della verità politica e giudiziaria. Proprio a partire da due ferite ancora aperte, le stragi di Piazza Fontana e di Piazza della Loggia, La parola giusta attraversa un periodo straordinariamente complesso e contraddittorio della nostra storia recente, intriso di grandi speranze e di laceranti tensioni umane, politiche e sociali. Il punto di vista è quello di una donna che per alcune coincidenze ha incrociato il suo destino personale con i fatti di Milano e di Brescia, e che dopo molto tempo sente l’esigenza di ritornare su quegli eventi e quegli anni, su ciò che ha sperato, sofferto e amato... Ne fluisce un sommesso, forse inaspettato, ma deciso canto alla vita: un inno alla speranza, alla felicità possibile e necessaria, alla capacità di resistenza e riscatto che è nella natura degli esseri umani, e delle donne innanzitutto. A dar voce a questa donna coraggiosa, allegra e malinconica, fragile e forte al tempo stesso, un’attrice di straordinaria bravura e vibrante passione civile come Lella Costa.

OTTOCENTO

Centro Teatrale Bresciano

progetto, elaborazione drammaturgica, regia e interpretazione di Elena Bucci e Marco Sgrosso. Disegno luci di Loredana Oddone, drammaturgia del suono di Raffaele Bassetti

Cosa suggerisce all’immaginario di oggi la parola Ottocento e quanto invece si può scoprire di nuovo, viaggiando con la macchina del tempo del Teatro, di un periodo che seppe raccontare con incredibile lucidità gli esseri umani e il mondo? Da Anna Karenina a Madame Bovary, da Dostoevskij a Mary Shelley, dalle sorelle Bronte a Dumas e Mann… Elena Bucci e Marco Sgrosso rendono un omaggio appassionato e inquieto alla letteratura e alle arti di un secolo le cui ricchezze e contraddizioni emanano un fascino talmente forte da nutrire ancora il nostro presente.

UNA BESTIA SULLA LUNA

Centro Teatrale Bresciano

di Richard Kalinoski, regia di Andrea Chiodi, con Elisabetta Pozzi, Fulvio Pepe, Alberto Mancioppi, Luigi Bignone. Scene di Matteo Patrucco, costumi di Ilaria Ariemme, musiche di Daniele D’Angelo

Milwaukee, 1921. Aram è fuggito dal genocidio del popolo armeno in cui è stata assassinata tutta la sua famiglia. Vuole disperatamente ricostruirsi una vita e una discendenza: decide di sposare per procura una donna armena, Seta. Ne nascerà una storia d’amore difficile, in bilico tra conflitti e silenzi, tradizione e voglia di cambiamento, dolore del passato e speranze per il futuro. Andrea Chiodi porta in scena un testo commovente, vincitore di cinque premi Molière in Francia, con la magistrale interpretazione di una delle più grandi attrici del teatro italiano.

Post scriptum per i puri e duri del palcoscenico. Sappiamo bene che nulla sostituisce il teatro fatto a teatro, tra persone che condividono un momento irripetibile. “Ogni spettacolo è un castello di sabbia, un’effimera cattedrale che, col passare degli anni, perde i contorni, tremola, si assottiglia nell’acqua della memoria”, scriveva Ripellino, che di teatro in effetti ne sapeva molto. Con questa Rassegna proviamo soltanto a mettere un piccolo puntello nella memoria, ma con uno sguardo già rivolto al futuro: nella speranza di tornare presto a costruire insieme questi meravigliosi e insostituibili castelli di sabbia.


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