La scortecata

15 GENNAIO 2019 - Teatro Sociale

liberamente tratto da Lo Cunto De Li Cunti di Giambattista Basile 
testo e regia Emma Dante 
con Salvatore D’onofrio, Carmine Maringola 
elementi scenici e costumi Emma Dante
luci Cristian Zucaro
assistente di produzione Daniela Gusmano
assistente alla regia Manuel Capraro 
produzione Festival di Spoleto 60 / Teatro Biondo di Palermo
 

La scortecata trae ispirazione da una delle storie del Cunto di Basile. Un re s’innamora della voce di una vecchia, che vive in un povero tugurio insieme alla sorella. Sedotto dal suo canto e convinto che il dito che la vecchia gli mostra dal buco della serratura appartenga a una bellissima fanciulla, il re la invita a dormire con lui nel suo castello. Ma dopo l’amplesso consumato al buio, accorgendosi dell’inganno, la butta giù dalla finestra. La vecchia resta appesa a un albero; passa una fata che la trasforma in una splendida giovane, che il re decide di sposare. La sorella, gelosa della felicità raggiunta dall’altra, si fa scorticare dalla sua vecchia pelle sperando di poter avere anch’essa un giovane amante. Questa la trama della fiaba che due uomini, a cui sono affidati i ruoli femminili, drammatizzano, incarnando le due vecchie e il re. Per far passare il tempo le due vegliarde inscenano in modo incessante la cupa vicenda. Narrare diventa l’unico argine al silenzio e all’angoscia, uno scacco alla morte imminente, una fuga nella fantasia. Il vero fulcro dello spettacolo è infatti la terribile solitudine in cui vivono le due misere vecchie. Ma quando una delle due interrompe la recita e implora l’altra di rendere reale la finzione, di scorticarla viva, il gioco va improvvisamente in frantumi, cogliendo lo spettatore in tutta la sua drammatica e dolorosa forza. Emma Dante rielabora la fiaba nera di Basile in toni che dal grottesco e surreale virano alla tragedia, dando vita di uno spettacolo visionario e geniale, che è anche uno straordinario omaggio all’arte teatrale.


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