Il racconto di Chimera

18 FEBBRAIO 2017 - Teatro Comunale di Cellatica

da “La chimera” di Sebastiano Vassalli
progetto e drammaturgia di Lucilla Giagnoni
scene e luci Lucio Diana, Massimo Violato
musiche originali Paolo Pizzimenti
costume di scena Monica di Pasqua
segreteria artistica Vittorio Pedrali, Elisa Zanino
con Lucilla Giagnoni
produzione Centro Teatrale Bresciano

Tratto dal romanzo di Sebastiano Vassalli, Il racconto di CHIMERA ricostruisce una storia che nel 1610 sconvolse Novara: la tragica vita di Antonia, abbandonata ancora bambina davanti alla porta della Casa della Carità e cresciuta poi da una coppia di contadini nel villaggio di Zardino. Accusata di essere una strega, venne processata e, dopo aver subito violenze e torture, venne condannata al rogo, sullo sfondo di un paesaggio storico dominato e oppresso dalla Controriforma e dall’Inquisizione e di un paesaggio naturale dove si staglia il Monte Rosa.
Lucilla Giagnoni porta in scena una figura femminile di struggente bellezza e sensualità attraverso un monologo avvincente, quasi la condanna di un presente che continuiamo a vivere con dolore.
 

ESTRATTI RASSEGNA STAMPA
(…) Lucilla Giagnoni, interprete che concilia l’umano troppo umano con la forza della natura, non traccia facili coordinate, si attiene ai fatti e ci mette la sua passione etica e civile in un crescendo da brivido, per ricordarci che la notte (del cuore, dell’intelligenza) è sempre buia e la carne tenera. La Storia non ha bisogno di ripetersi, é. Alla fine le luci si rivolgono verso la platea, come un dito puntato, minando il nostro benessere di spettatori.

Corriere della Sera Edizione Brescia – Nino Dolfo

 

Lucilla Giagnoni regista di se stessa si muove a piedi nudi su una scena inclinata, bagnata da luci e colori sfumati (di Lucio Diana e Massimo Violato). Belli alcuni effetti di luci, come le ombre (mani che si proiettano sul suo corpo, la sua sagoma che si muove ingigantita sullo sfondo9 che inquietanti accompagnano il racconto di una ragazza sfortunata, una “esposta” adottata da contadini, che nulla poterono per salvarla da una fine atroce.

Giornale di Brescia – Paola Carmignani

 

Lucilla Giagnoni è tutta concentrata sulla materia narrativa che si fa sempre più dura e incandescente. Il racconto, che segue i vent’anni di vita di Antonia dalla nascita al rogo, ha un andamento corale e si anima di figure a cui l’attrice dà voce e carattere, ma contiene anche momenti lirici di descrizione della natura e del paesaggio.

Brescia Oggi – Francesco De Leonardis


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