Isabel Green

04 FEBBRAIO 2019 - Teatro Mina Mezzadri

testo Emanuele Aldrovandi 
progetto e regia Serena Sinigaglia 
con Maria Pilar Pérez Aspa 
scene Maria Spazzi
luci Alessandro Barbieri
musiche originali Pietro Caramelli 
fonica e voce fuori campo Gianluigi Guarino
assistente alla regia Giorgia Aimeri
assistenti alla scenografia Erika Giuliano, Clara Chiesa, Marta Vianello
produzione Atir Teatro Ringhiera 
con il sostegno di Next 2017
in collaborazione con Centro Teatrale Mamimò

Isabel Green, una grande star di Hollywood, ha appena vinto il premio Oscar come “miglior attrice protagonista”. È sul palco del Dolby Theatre, con in mano la statuetta che sognava fin da quando era bambina. Dovrebbe essere al massimo della felicità, ma c’è qualcosa non va. Mentre all’esterno cerca di dissimulare fingendo emozione e imbarazzo, dentro di lei un turbine di pensieri la porta lontano, in una dimensione solitaria in cui le riflessioni sulla propria vita si mescolano al tentativo di far fronte alla situazione attuale, in un parossismo tragicomico che la porta a rompere ogni convenzione sui “discorsi d’accettazione” e a mettere in discussione i cardini della sua stessa esistenza. Sulla sapiente drammaturgia di Emanuele Aldrovandi la regista Serena Sinigaglia, coadiuvata da un’interprete di straordinaria bravura come Maria Pilar Pérez Aspa, costruisce una dolceamara, divertente, ironica e commovente riflessione sulla “società della stanchezza”, dove tutto - il tempo, le persone, persino i sentimenti - deve essere produttivo e performativo, in una catena perversa e inarrestabile di pretese verso di sé e gli altri, che produce ansia, competitività, rabbia, depressione... Almeno fino a quando un ingranaggio s’inceppa. E la vita, dall’orlo delle delusioni e dello sfinimento, si riprende tutti i suoi spazi, le sue verità e i suoi paradossi.


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