1984

DAL 13 NOVEMBRE 2019 AL 17 NOVEMBRE 2019 - Teatro Sociale

di George Orwell
adattamento e traduzione Matthew Lenton e Martina Folena
regia Matthew Lenton
con Antonietta Bello, Luca Carboni, Nicole Guerzoni, Stefano Agostino Moretti, Pio Stellaccio, Antonio Tintis, Giuliana Vigogna

scene Guia Buzzi
costumi Gianluca Sbicca
luci Orlando Bolognesi
composizione musicale e disegno sonoro Mark Melville
video Riccardo Frati
produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, CSS Teatro stabile di innovazione del FVG

Al centro del capolavoro di Orwell è la vicenda di un funzionario di partito, Winston Smith, impiegato al Ministero della Verità dello stato Oceania. Winston ogni giorno rettifica libri e quotidiani non in linea con la politica ufficiale, modificando la storia e inverando così l'infallibilità del Grande Fratello, l’invisibile leader del paese. In Oceania infatti qualsiasi opinione, gesto o sentimento è strettamente controllato e indirizzato, grazie a teleschermi-spia e a una sistematica riduzione del linguaggio. Winston però in segreto tiene un proprio diario, attività severamente vietata: ogni mattina appunta il ricordo di ciò che nel mondo realmente accade...
A partire da un’indagine sulle diverse forme di controllo del pensiero attraverso i mezzi di comunicazione di massa, il pluripremiato regista britannico Matthew Lenton mette in luce quanto Orwell parli al nostro presente: in un mondo costantemente sorvegliato, quanto è improbabile che le autorità arrivino a controllarci del tutto? È possibile che l’utilizzo massivo di mezzi multimediali e la sostituzione progressiva della vita reale con la vita virtuale sui social network sia oggi il nostro 1984?
Il rischio di un approccio binario al mondo come quello indotto dai social media – o bianco nero, o con me o contro di me – è già realtà storica, ed ha mandato in crisi la società liberaldemocratica, ponendoci di fronte al pericolo concreto di un mutamento delle forme di organizzazione del pensiero in  chiave semplificata e brutale. Ma a vantaggio di chi?
Lavorando sulla materia della folgorante intuizione orwelliana Matthew Lenton costruisce uno spettacolo provocatorio ed inquietante, che chiama lo spettatore a prendere una posizione attiva.

Durata: 2 ore senza intervallo


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