Molière / Il Misantropo
(ovvero il nevrotico in amore)

DAL 08 GENNAIO 2020 AL 12 GENNAIO 2020 - Teatro Sociale

di Molière
versione italiana e adattamento Fabrizio Sinisi e Valter Malosti
regia di Valter Malosti
con Valter Malosti
e con Anna Della Rosa, Sara Bertelà, Edoardo Ribatto, Paolo Giangrasso, Roberta Lanave, Matteo Baiardi, Marcello Spinetta
costumi Grazia Materia
scene Gregorio Zurla
luci Francesco Dell’Elba

produzione TPE - Teatro Piemonte Europa, Teatro Carcano Centro D’arte Contemporanea, Luganoinscena

in collaborazione con Intesa Sanpaolo

 

Valter Malosti torna ad affrontare Moliere, proponendo al pubblico un Misantropo del tutto inedito.
Il suo Alceste e un filosofo, un nero buffone, un folle estremista del pensiero, che assume in se le risonanze piu intime e strazianti del dramma molieriano, senza rinunciare alla sottile linea comica, al fuoco farsesco che innerva il protagonista. Accanto a lui, nella parte di Celimene, Anna Della Rosa, insieme a un cast di altissimo livello: Sara Bertela, Edoardo Ribatto, Paolo Giangrasso, Roberta Lanave tra gli altri. Il Misantropo riletto da Malosti e un testo totalmente “al presente”, potente e perturbante. Una commedia tragica, venata di una forma di umorismo instabile e pericolante, che porta in se le vive ferite del suo autore: in essa emergono le nevrosi, i tradimenti, i dolori di un personaggio capace di trasformare tutto il proprio disagio e la propria rabbia in una formidabile macchina filosofica, esistenziale e politica, che interroga e distrugge qualunque cosa incontri nel suo percorso. Ma questo capolavoro e allo stesso tempo anche il dramma di un essere inadeguato alla realtà, l’allucinata tragedia di un uomo ridicolo, che si scontra con un femminile complesso e modernissimo, rappresentato dalle tre donne in scena, una sorta di misteriosa trinita. Malosti contamina il testo con un altro grande capolavoro molieriano: quel Don Giovanni di cui il Misantropo diventa la tavola rovesciata e complementare, l’immaginario prologo della dissoluzione. Lo spettacolo viene a proporsi quindi come un lucido saggio sul desiderio e l’impossibilita di esaudirlo, sul conflitto tra uomo e donna, uomo e societa, uomo e cosmo.

Durata: 1 ora e 30 minuti senza intervallo


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