Clitemnestra

10 FEBBRAIO 2022

di Luciano Violante
regia Giuseppe Dipasquale
con Viola Graziosi
produzione Teatro Stabile d’Abruzzo

“Ho dimestichezza con l’odore della morte e del sangue / dolcemarcio / come di fiori d’arancio annegati in una palude (…)”.

Inizia così Clitemnestra il testo teatrale scritto da Luciano Violante che è in scena a Brescia per una serata promossa dall’Ordine degli Avvocati di Brescia, Centro Teatrale Bresciano e Casa della Memoria di Brescia.

Una serata speciale che vede la partecipazione dell’ex Presidente della Camera per un incontro con il pubblico in sala introduttivo allo spettacolo, in dialogo con il Sindaco di Brescia Emilio Del Bono. Un momento importante di approfondimento dei temi dello spettacolo e del mito di Clitemnestra: regina di Micene e assassina di Agamennone, figura archetipica la cui vicenda, nella narrazione contemporanea di Violante, apre urgenti interrogativi sul tema della giustizia.

La serata inizierà alle ore 20.30 con l’incontro con Luciano Violante in dialogo con il Sindaco di Brescia Emilio Del Bono; al termine, dopo un breve intervallo, andrà in scena Clitemnestra, spettacolo scritto da Luciano Violante, interpretato da Viola Graziosi e diretto da Giuseppe Dipasquale; una nuova produzione firmata Teatro Stabile d’Abruzzo.
Assassina per vendetta o assassina per giustizia?
È la questione posta da Violante nel disegnare la sua Clitemnestra, figura emblematica che viaggia dal mito alla contemporaneità, sorretta da un fraseggio tragico che scolpisce le parole sulla declinazione di una storia di un esilio perpetuo post mortem. Violante prende la sua solitudine, l’attraversa e la trasforma in ribellione.
È un canto nel dolore di una madre che ha subito l’ingiusto sacrificio di Ifigenia per mano dell’ambizioso padre.
È un canto della purificazione, perché condannata a vagare nell’eterno nulla al fine di emendare un omicidio non accettabile nell’alveo del moderno patriarcato occidentale.
In questo viaggio, Clitemnestra attraversa il suo destino e si riconcilia con se stessa.

Luciano Violante, da tempo studioso del mito classico e del suo messaggio alla modernità, dà vita a un testo poetico di grande bellezza, il racconto di una donna che attende il momento del riscatto (o della vendetta?) con pazienza e fermezza per un tempo così lungo da essere inconcepibile per il pensiero maschile.
A dare voce e corpo a questa straordinaria figura, Viola Graziosi, interprete sensibile e di grande talento, che torna a Brescia dopo aver collaborato con il Centro Teatrale Bresciano nella Stagione estiva 2021 al Chiostro del Teatro Mina Mezzadri.

 

 


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