Nello spazio e nel tempo. Palestra di teatro contemporaneo
La seconda edizione della rassegna Nello spazio e nel tempo. Palestra di teatro contemporaneo presenta sei titoli che ci fanno riflettere su grandi temi universali come il mistero dell’esistenza, l’amore, la giustizia nella società e su pagine importanti ...
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Nello spazio e nel tempo. Palestra di teatro contemporaneo
La seconda edizione della rassegna Nello spazio e nel tempo. Palestra di teatro contemporaneo presenta sei titoli che ci fanno riflettere su grandi temi universali come il mistero dell’esistenza, l’amore, la giustizia nella società e su pagine importanti della storia recente, come i terribili fatti di Hiroshima e la guerra in Kosovo. Anche quest’anno, per mezzo della nuova drammaturgia, proveremo a viaggiare nello spazio e nel tempo, attraverso l’esercizio dell’immaginazione. Apre la rassegna Noi saremo felici ma chissà quando una profonda riflessione sulla guerra in Kosovo, descritta nel Diario da Belgrado di Srbljanovic per la Repubblica, diretta da Paolo Bignamini. Una testimonianza cui dà corpo e voce Ksenija Martinovic, attrice serba che, a soli 10 anni, ha vissuto in prima persona i drammatici giorni dei bombardamenti. Notti è uno spettacolo dalla forte tensione visionaria che unisce la lingua del teatro a proiezioni, video live e tecnologia per una rilettura originale del capolavoro di Dostoevskij Le notti bianche. Elena Strada e Rajeev Badhan danno vita a un lavoro di ricerca sull’amore e sul suo significato, ispirato al sognatore notturno di San Pietroburgo. In Liberi tutti! al centro è il tema dell’esistenza: perché, pur desiderando il bene, l’uomo compie il male? E come gestire il rischio vertiginoso dell’essere liberi? A partire dal testo di Chesterton La Sorpresa, Otello Cenci mette al centro l’uomo e le drammatiche domande che lo assillano, in una toccante riflessione sul mistero dell’esistenza. New York, una tranquilla domenica di primavera. Peter, editore di successo, è sprofondato nella lettura di un libro da pubblicare quando la moglie irrompe dicendo: “Dovremmo parlare”… Con un testo ironico e tagliente, in A casa allo zoo, Edward Albee fa della crisi d’identità del protagonista il ritratto di un’intera umanità, lasciandoci col fiato sospeso fino al sorprendente finale. Recentemente premiato col Premio Nazionale dei Critici di Teatro, Fabrizio Sinisi scrive per Giorgia Cerruti e Davide Giglio un testo abissale e visionario, poetico e politico insieme, Favola: una danza a due, un rito laico attraverso cui una giovane coppia, nello specchio della propria relazione, mette radicalmente in discussione la giustizia della società attuale. Chiude la rassegna Hiroshima mon amour: è del 1959 la celebre pellicola di Alain Resnais, su sceneggiatura di Marguerite Duras, che provò a raccontare uno dei più grandi orrori della nostra storia. A partire dalla trama originale del film, Fabrizio Sinisi firma una riflessione sull’indicibilità del male, portata in scena da Paolo Bignamini con la bravissima Valentina Bartolo.
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