TEATRO APERTO ONLINE 2021.2022

Teatro Aperto Online, il progetto ideato e curato da Elisabetta Pozzi, tra le più importanti e amate artiste del teatro italiano, giunge quest’anno alla sua quinta edizione, forte del sempre maggiore interesse e affetto guadagnato presso il pubblico.
Dopo la scorsa edizione che si è svolta in forma digitale a causa della chiusura dei teatri, riscontrando un grande apprezzamento da parte del pubblico, Teatro Aperto Online torna finalmente dal vivo con dieci imperdibili appuntamenti.
Il fine primario della rassegna è conoscere e scoprire insieme agli spettatori la drammaturgia contemporanea, presentando in forma di lettura scenica i migliori testi inediti di autori italiani e stranieri di oggi.
Protagonisti delle letture – a fianco di Elisabetta Pozzi – grandi nomi del teatro italiano e giovani attori tra i più interessanti della scena locale e nazionale. Un'opportunità di altissimo profilo culturale per conoscere sviluppi e temi della drammaturgia del nostro presente, e al contempo una grande occasione comunitaria e di partecipazione, nella quale il pubblico è protagonista insieme agli artisti.
Come di consueto, anche per questa edizione sarà infatti richiesto agli spettatori di esprimere attraverso schede di recensione i propri giudizi, commenti e sensazioni sui testi presentati, in un avvincente percorso collettivo di dialogo e confronto che porterà a definire uno o più testi vincitori.
I testi segnalati avranno la possibilità di essere prodotti nelle prossime Stagioni – come è stato per l’acclamato Apologia – o presentati in forma di mise en espace.

Il dettaglio della programmazione e il calendario delle letture verranno presentati in autunno in apposita conferenza stampa.

TEATRO (APERTO) ONLINE 2020.2021

Centro Teatrale Bresciano Sulla scorta del successo e apprezzamento riscontrati in questi mesi per i contenuti digitali messi a disposizione, il Centro Teatrale Bresciano propone un nuovo appuntamento della rassegna dedicata alla drammaturgia contemporanea Teatro (Aperto).
Dopo averne pubblicato il backstage in occasione della Giornata Mondiale del Teatro, il Centro Teatrale Bresciano presenta la lettura scenica integrale de La quarta rivoluzione di Guido Chiarotti e Carlo Longo.
La lettura scenica del testo selezionato da Elisabetta Pozzi, Direttrice artistica della rassegna, vede sul palcoscenico Elisabetta Pozzi, Graziano Piazza, Fabrizio Martorelli, Alberto Onofrietti. Il coordinamento registico è di Piero Maccarinelli, Silvia Quarantini è assistente alla regia, la drammaturgia del suono di Daniele D’Angelo, le luci sono di Cesare Agoni.
Sulla scena in penombra di un teatro disadorno prende vita il soliloquio di un anziano Cardinale Bellarmino, padre teorico della controriforma. Rievocando i più importanti avvenimenti della sua vita nella Roma del primo Seicento, racconta l’incontro con due uomini che sconvolsero i suoi tempi e le sue convinzioni: Giordano Bruno da Nola e Galileo Galilei. Un soliloquio che si scopre presto essere una finzione: il testo è, infatti, ambientato in un teatro moderno e sul palcoscenico ci sono tre attori che provano un testo teatrale. Squilla un telefonino, le prove s’interrompono e una misteriosa voce femminile fuori campo irrompe sul palcoscenico. È l’autrice del testo che, con un sorprendente colpo di scena finale, svelerà il significato del titolo, La quarta rivoluzione.

Il video sarà visibile dalle ore 15:30 di sabato 17 aprile.

Rimangono disponibili, oltre al video del backstage de La quarta rivoluzione, le letture sceniche de La guerra dei mondi e Il bacio di Tosca, due testi di straordinaria forza selezionati da Elisabetta Pozzi, con Elisabetta Pozzi, Francesca Ciocchetti, Alberto Onofrietti, Graziano Piazza, Carlo Valli, Federico Vanni. Il coordinamento registico è di Elisabetta Pozzi, la drammaturgia del suono di Daniele D’Angelo, il disegno luci è di Claudio Clemenza, Silvia Quarantini è assistente alla regia.

Come di consueto, gli spettatori sono chiamati a esprimere i propri giudizi, commenti e sensazioni sui testi presentati, in un avvincente percorso collettivo di dialogo e confronto che porterà a definire uno o più testi vincitori che potranno essere prodotti nelle prossime Stagioni o presentati in forma di mise en espace. È possibile inviare i propri commenti all’indirizzo e-mail: teatroaperto@centroteatralebresciano.it.

LA QUARTA RIVOLUZIONE

di Guido Chiarotti e Carlo Longo
con
Elisabetta Pozzi autrice
Graziano Piazza Roberto Bellarmino/Paolo
Fabrizio Martorelli Giordano Bruno/Simone
Alberto Onofrietti Galileo Galilei/Marcello
coordinamento registico Piero Maccarinelli
assistente alla regia Silvia Quarantini
drammaturgia del suono Daniele D’Angelo
luci Cesare Agoni

Sulla scena in penombra di un teatro disadorno prende vita il soliloquio di un anziano Cardinale Bellarmino, padre teorico della controriforma. Rievocando i più importanti avvenimenti della sua vita nella Roma del primo Seicento, racconta l’incontro con due uomini che sconvolsero i suoi tempi e le sue convinzioni: Giordano Bruno da Nola e Galileo Galilei. Ricostruisce gli eventi: il confronto con entrambi in occasione del famoso processo che portò frate Giordano al rogo di Campo dei Fiori e, più tardi, l’incontro con il grande scienziato in occasione del processo nel quale venne messa all’indice la dottrina copernicana.
L’improvvisa comparsa sulla scena della voce di una donna, la volitiva autrice del testo teatrale, precipita i tre attori nella modernità. Una modernità che, spiegherà l’autrice, è figlia di tre rivoluzioni che hanno attraversato la storia dell’Homo Sapiens: la rivoluzione cognitiva, quella agricola e la rivoluzione scientifica, rappresentata appunto dal passaggio da Giordano Bruno a Galileo Galilei.
Con un sorprendente colpo di scena finale, sarà proprio la misteriosa voce fuori campo a svelarci il significato della quarta rivoluzione, forse l’ultimo passaggio epocale cui potrà assistere la specie dei sapiens cui apparteniamo.

Guido Chiarotti è un fisico e un imprenditore. Da fisico ha studiato il comportamento della materia che ci circonda. Da imprenditore ha fondato e diretto per oltre dieci anni un'azienda ICT. Nel fondere le due esperienze si è incuriosito del pensiero strategico e sul rapporto tra conoscenza qualitativa e quantitativa. Oggi studia i processi di innovazione, della food-security e della sostenibilità e si occupa di editoria con Scienza Express. Ha scritto con Giuseppe Manfridi la commedia La domanda della regina, prodotta dal Teatro Rossetti di Trieste, per la regia di Piero Maccarinelli. Ha inoltre scritto, sempre con Giuseppe Manfridi, il libretto per l'opera in un atto di Antonio di Pofi Le nozze di Leonardo, prodotta dal Teatro Verdi di Trieste.

Carlo Longo vive e lavora a Roma. Per il cinema ha scritto soggetto e sceneggiatura di lungometraggi come Neverlake (2014), Otzi and the mistery of time (2018), Lucania (2018) e Con i piedi per terra (2019). Nel 2014 ha vinto il Premio Luigi Malerba per la migliore sceneggiatura con Paolina, storia della ribelle e bellissima sorella di Napoleone Bonaparte, pubblicata nel 2015 da MUP Monte Università Parma. Nel 2019 la casa editrice La Mongolfiera ha pubblicato La zattera di Géricault, testo teatrale parte di una trilogia che comprende anche L’attimo di Bernini e L’origine di Courbet.

LA QUARTA RIVOLUZIONE / IL BACKSTAGE

di Guido Chiarotti e Carlo Longo
con Elisabetta Pozzi, Graziano Piazza, Fabrizio Martorelli, Alberto Onofrietti
coordinamento registico Piero Maccarinelli
assistente alla regia Silvia Quarantini
drammaturgia del suono Daniele D’Angelo
luci Cesare Agoni

In occasione della Giornata Mondiale del Teatro, vogliamo raccontarvi i tanti aspetti dell’arte teatrale, dalla recitazione alla regia, ma anche la grande tecnica che sta dietro le quinte.
In questo video potrete vedere le prove e l’emozionante fase di backstage della lettura scenica La quarta rivoluzione di Guido Chiarotti e Carlo Longo, con gli attori Elisabetta Pozzi, Graziano Piazza, Fabrizio Martorelli, Alberto Onofrietti, il regista Piero Maccarinelli, Daniele D’angelo che cura la drammaturgia del suono, Cesare Agoni alle luci, l’assistente alla regia Silvia Quarantini e i tecnici in forza al Centro Teatrale Bresciano.

IL BACIO DI TOSCA

di Kenneth Jupp
traduzione di Antonia Brancati
con Francesca Ciocchetti, Alberto Onofrietti, Graziano Piazza, Carlo Valli
coordinamento registico Elisabetta Pozzi
drammaturgia del suono Daniele D’Angelo
ideazione luci Claudio Clemenza
assistente alla regia Silvia Quarantini

Norimberga, 1946. La scrittrice Rebecca West, giunta in Germania per seguire come reporter le sessioni finali dei processi di guerra, è ospite nel palazzo dove risiedono anche Francis Biddle, giudice di parte americana al processo, e Tom Morton, pubblico ministero. Tom deve sostenere l’accusa per uno dei prigionieri di guerra più colpevoli, ma anche meno noti: Hjalmar Schacht, un settantenne mago della finanza che ha avuto un ruolo chiave nell’ascesa del Terzo Reich. La vicenda, ispirata a persone e fatti reali, getta una luce sinistra sulle corresponsabilità delle banche americane, britanniche e francesi nel riarmo della Germania Nazista, nonché sui compromessi accettati dall’establishment americano del dopoguerra in ottica antisovietica.

Kenneth Jupp Londinese (1928-2009), negli anni giovanili, dopo aver abbandonato gli studi di ingegneria, ha lavorato nell’industria del caffè in Brasile, ha vissuto in Sud America e a New York; dopo il rientro a Londra ha lavorato nell’import-export, mentre cominciava a scrivere i primi racconti. È stato narratore, drammaturgo e sceneggiatore assai prolifico; fin dalla fine degli anni Sessanta ha goduto di un vasto consenso critico. La prima lettura pubblica de Il bacio di Tosca nel 2005 ha visto la partecipazione dell’amico Harold Pinter. Il testo ha avuto la sua prima produzione l’anno successivo a Londra e l’immediato successo ne ha determinato l’approdo a New York.

LA GUERRA DEI MONDI

un adattamento di Orson Welles
liberamente tratto dal romanzo omonimo di Herbert George Wells
traduzione di Elisabetta Pozzi
con Elisabetta Pozzi, Francesca Ciocchetti, Alberto Onofrietti, Graziano Piazza, Federico Vanni
coordinamento registico Elisabetta Pozzi
drammaturgia del suono Daniele D’Angelo
ideazione luci Claudio Clemenza
assistente alla regia Silvia Quarantini

Era il 30 ottobre 1938 quando gli extraterrestri invasero gli Stati Uniti. La voce dell’annunciatore del notiziario trasmesso dall’emittente radiofonica CBS, alle ore 20 in punto, annunciava l’invasione aliena e ne scandiva la cronaca, scatenando il panico nella popolazione. Quella voce era dell’allora ventitreenne Orson Welles che dagli studi di una delle maggiori emittenti statunitensi andava in onda con Mercury Theatre on the Air, programma settimanale in cui venivano proposte letture di romanzi noti. Quella sera, Welles adattò e interpretò il celebre romanzo di Herbert George Wells, racconto di fantascienza in cui, nei dintorni di Londra, misteriosi cilindri precipitavano dal cielo, portando sulla Terra i marziani. La storia, adattata da Welles e narrata in diretta in forma di cronaca, divenne un caso letterario unico, che trasformò un racconto di pura fantasia in spaventosa realtà.

Orson Welles (1915-1985) Attore, sceneggiatore e produttore americano, tra i più geniali registi della storia del cinema. Nacque a Kenosha, nel Wisconsin, e iniziò la sua carriera con il teatro, fondando la compagnia Mercury Theater. Divenne celebre con il dramma radiofonico La guerra dei mondi, prima originale espressione di un talento che nel corso di una lunga carriera si aggiudicò, oltre agli altri prestigiosi riconoscimenti, due Premi Oscar.


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