regia e drammaturgia Marco Archetti
con Marco Archetti e un attore in via di definizione
produzione Centro Teatrale Bresciano
Dopo il successo di In piena luce. Raccontando Primo Levi, lo scrittore bresciano Marco Archetti torna a calcare le assi del palcoscenico per raccontarci la vita e le opere di Fred Uhlman.
“Fred Uhlman è stato uno scrittore di letteratura breve, o meglio, di romanzi in miniatura: duecento pagine per la Trilogia del ritorno e un’autobiografia intitolata Storia di un uomo e caratterizzata dal dono della sintesi. Fulcro di tutta la sua produzione, L’amico ritrovato, storia di Hans e Konradin, compagni di scuola e amici apparentemente inseparabili, fino all’arrivo al potere di Adolf Hitler. La fama ha arriso all’autore solo dopo la sua morte, ma questa è solo una tra le tante aspre ironie di una vita come la sua, complicata e dominata dal caos: il caos della Storia, di un continente sfregiato dal nazismo, e di un’epoca-uragano che si sarebbe ingoiata milioni di esseri umani e ne avrebbe condannati altri ad abbandonare, terrorizzati, le proprie case, vagando come fantasmi.
Fred Uhlman fu tra coloro che riuscirono a scappare. Avvertito dal messaggio in codice di un amico, fuggì rocambolescamente a Parigi e se la cavò facendo il pittore e vendendo pesci tropicali, poi riparò in un’isola spagnola di pescatori da cui fu costretto a fuggire per lo scoppio della Guerra civile, infine si ritrovò a Marsiglia, ma rimasto senza portafoglio e passaporto si vide trasformato all’istante, dalla legge francese, in un apolide, un uomo senza la protezione di una patria, passibile pertanto di immediata espulsione. Nel 1936 trovò rifugio in Inghilterra e allo scoppio della Seconda Guerra mondiale venne internato nell’isola di Man.
La Storia fa anche la geografia, e la mappa dell’esistenza di Fred Uhlman lo dimostra. La sua letteratura, inevitabilmente, ne tiene conto: Un’anima non vile, che racconta le stesse vicende narrate da L’amico ritrovato ma dal punto di vista di Konradin, è il punto di raccordo delle storie della Trilogia, che troveranno un epilogo in Niente resurrezioni per favore, romanzo sul ritorno in patria dopo l’esilio e il definitivo addio alla vita, perché non solo il passato è ancora presente, ma non se ne andrà mai.
Tragico anche l’epilogo della vita di Fred Uhlman: la sua famiglia trovò la morte tra Belsen e Auschwitz. Lo scrittore si porterà addosso per tutta la vita la condizione di irredimibile solitudine che caratterizza tutti i testimoni, tutti gli aedi, che sono tali perché sopportano una ferita ma non si rassegnano, anzi, la sanno trasformare in una forza, la forza di fronteggiare il buio e di sporgersi sul limite che lo separa dalla luce.
Questo spettacolo racconta un uomo, una vita, e quel limite”.
Marco Archetti
DAL 28 APRILE 2026 AL 03 MAGGIO 2026
DAL 08 APRILE 2026 AL 12 APRILE 2026
DAL 17 MARZO 2026 AL 22 MARZO 2026
DAL 24 FEBBRAIO 2026 AL 08 MARZO 2026
DAL 19 FEBBRAIO 2026 AL 22 FEBBRAIO 2026
DAL 27 GENNAIO 2026 AL 08 FEBBRAIO 2026
DAL 07 GENNAIO 2026 AL 11 GENNAIO 2026
DAL 21 NOVEMBRE 2025 AL 30 NOVEMBRE 2025
DAL 18 NOVEMBRE 2025 AL 23 NOVEMBRE 2025