Enrico IV
una commedia

DAL 28 FEBBRAIO 2024 AL 03 MARZO 2024 - Teatro Mina Mezzadri

regia, costumi Giorgia Cerruti
adattamento dell’opera di Luigi Pirandello
a cura di Fabrizio Sinisi
con Davide GiglioGiulia Eugeni, Luca Busnengo, Giorgia Cerruti
disegno luci, consulenza scenotecnica Lucio Diana
sound design Guglielmo Diana
produzione Centro Teatrale Bresciano, Operaestate Festival
in collaborazione con Piccola Compagnia della Magnolia
con il sostegno-residenza di Scarti / Centro di Produzione, La Spezia
Prima Nazionale AstiTeatro 45

Un Pirandello rivisitato da Fabrizio Sinisi, per la regia di Giorgia Cerruti. Un viaggio per quattro attori dentro le parole pirandelliane, per scrostarle e rivelarne l’essenza che può parlare a noi spettatori di oggi: un viaggio dentro l’umana vulnerabilità, fatta di solitudine, voli pindarici, cadute dalle quali a volte ci si rialza a stento.

“Parte del Progetto Vulnerabili, questa rilettura della pièce pirandelliana nasce dalla curiosità per l’architettura che sorregge la storia, per quei personaggi in costume che si muovono in una finta reggia e che nessuno sembra voler smascherare. Ma nasce anche dalla consapevolezza che forse la ‘sfasatura’ di Enrico è solo un modo – lucido e disperato – per affrontare la vita: un desiderio di trasformazione che è inoltre un tema biologico, teatrale, spirituale, che risuona potente. Quella caduta da cavallo, provocata da un rivale in amore, è una golosa occasione per accordare al protagonista una fuoriuscita dal reale.

Non sembra però che sia la tanto decantata pazzia l’intruso che entra a forza nella vita di ‘Enrico’ per sostituire la realtà. Il personaggio che si fa chiamare Enrico IV diventa un osservatore, dall'interno di una gabbia, di un universo crepuscolare; è un uomo invisibile per gli altri nella sua vera natura. Eppure, lui vede bene tutto, e tutti, e distrugge verità fittizie. Dal suo eremitaggio, durante il quale assiste alla perdita dell’unico amore della sua vita, degli amici, dei ricordi, e spinto dall’ansia di sottrarsi al fluire del tempo, Enrico inizia un viaggio dentro l’umana vulnerabilità che svela i tormenti dell'anima”.
Giorgia Cerruti


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