Fantasmi

DAL 14 NOVEMBRE 2023 AL 03 DICEMBRE 2023 - Teatro Mina Mezzadri

da L‘uomo dal fiore in boccaSgombero – Colloqui coi personaggi di Luigi Pirandello
e da Totò e Vicé di Franco Scaldati
drammaturgia e regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi
con Enzo Vetrano, Stefano Randisi e Margherita Smedile
luci Maurizio Viani realizzate da Antonio Rinaldi
scene Marc’Antonio Brandolini
costumi Mela Dell’Erba
suono Alessandro Saviozzi
produzione Centro Teatrale Bresciano
in collaborazione con Le Tre Corde/Compagnia Vetrano-Randisi

Pluripremiati artisti e grandi interpreti del nostro teatro, Enzo Vetrano e Stefano Randisi tornano a collaborare con il CTB – dopo il successo de I Macbeth della scorsa Stagione – con un nuovo spettacolo, dedicato questa volta a Pirandello.

Fantasmi si presenta come un’originale riscrittura di due opere, Sgombero e L’uomo dal fiore in bocca: rielaborazione attraverso cui Vetrano e Randisi, affiancati sul palco da Margherita Smedile, raccolgono i fili del loro percorso dedicato a Pirandello, percorso che ha attraversato capolavori come I Giganti della Montagna, Il berretto a sonagli, L’uomo, la bestia e la virtù, Pensaci, Giacomino! e Trovarsi.

In un gioco di studiate contaminazioni e sovrapposizioni, intrecciano i fili di questo viaggio a dialoghi surreali e citazioni fulminee attinte dal repertorio di Totò e Vicé – personaggi fantastici e poetici del teatro di Franco Scaldati.

Attraverso l’unione dei due atti unici, introdotta da un brano tratto da Colloqui coi personaggi – dove uno dei personaggi nati dalla mente dell’autore parla direttamente con lui, ricordandogli l’assoluto primato dell’arte rispetto alla vita –, si ha la percezione del senso di grande vitalità e di disprezzo del comune pensare che si respira in tutta la drammaturgia di Pirandello, della capacità di irridere e far ridere con amarezza dei vizi e dei paradossi della società.

Il risultato è la composizione di una riflessione umoristica e struggente sull’attesa, sulla negazione e sull’accettazione della morte.

In scena, i luoghi delle azioni – prima il teatro stesso in cui verrà rappresentato lo spettacolo, e poi una stazione ferroviaria in cui sembra si sia fermato il tempo per un bombardamento o una calamità naturale – diventano la “stanza della tortura” che Giovanni Macchia (tra i più grandi critici letterari italiani del Novecento) individua come topos costante nei lavori pirandelliani.

Enzo Vetrano e Stefano Randisi portano in scena un lavoro intenso e raffinatissimo, costruito sul sorprendente montaggio tra le plumbee atmosfere di Pirandello con quelle più stranianti di Scaldati. Il risultato è una riflessione profonda sul finis vitae, linguisticamente coerente, ragionata in un clima comico e surreale di prodigiosa intelligenza.

…E il fiore in bocca diventa malattia di una intera società.

 

Enzo Vetrano e Stefano Randisi dedicano il riallestimento di Fantasmi a Emanuele Banterle, grande protagonista del teatro italiano che volle la realizzazione di questo spettacolo.


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