DAL 26 SETTEMBRE 2023 AL 07 OTTOBRE 2023 - Istituto Razzetti
Antigone e Filottete, figure mitiche della classicità, rilette attraverso le storie di donne e uomini contemporanei.
Torniamo a occuparci del Mito e della sua espressione nell’oggi. Lo facciamo con una nuova edizione de La città dei miti, un nuovo progetto site-specific che prenderà vita fuori dalle mura dei nostri teatri, in un luogo significativo della nostra città: l’Istituto Razzetti, nell’area di Via Milano, ospiterà i due emozionanti spettacoli che si svolgeranno in contemporanea.
Un evento teatrale a forte impatto emotivo, per conoscere insieme la potenza del Mito.
Al termine delle recite verrà offerto agli spettatori un brindisi conviviale in compagnia degli attori.
Filottete dimenticato
da Sofocle
di Fabrizio Sinisi
con Daniele Nuccetelli
progetto e regia di Gianpiero Borgia
produzione Centro Teatrale Bresciano, Teatro dei Borgia
Dall’abbandono non si torna indietro.
Lo sa bene Ulisse che, nella tragedia di Sofocle, ritorna dopo dieci anni a cercare Filottete, lasciato solo sull’isola di Lemno dopo essersi ferito gravemente a una gamba. I lamenti di Filottete e il fetore della ferita infetta sono insopportabili per Ulisse e il resto della ciurma che decidono così di abbandonarlo sull’isola. Ma, molti anni dopo, l’oracolo rivelerà che senza l’arco di Eracle da custodito da Filottete la guerra contro Troia non potrà essere vinta... Servirà il ritorno di Ulisse?
Chi è il Filottete contemporaneo con cui confrontarci? In questa edizione de La città dei Miti Filottete è il malato incurabile, spesso còlto da malattia neurodegenerativa, che viene abbandonato dalla famiglia. Nella sala ricostruita di una RSA, Daniele Nuccetelli dà corpo ai sentimenti di chi, in una condizione di grave sofferenza, è lasciato a se stesso, portando in scena un tema delicato e complesso che tocca da vicino le realtà famigliari di oggi.
Antigone cerimonia con canzoni
drammaturgia Elena Cotugno
ideazione e regia Gianpiero Alighiero Borgia
con Elena Cotugno, Christian Di Domenico (cast italiano)
Isabella Keiser e Jean-Louis Mercuzot (cast francese)
musicisti in scena Luna D’Intino (voce), Sabino Rociola (chitarra e voce)
con la partecipazione a quattro zampe di Patty
coach di canto e supervisione musicale Gianni Golini
artigiano dello spazio scenico Filippo Sarcinelli
costumi Elena Cotugno, con la supervisione di Giuseppe Avallone
con i lavori a maglia e le creazioni originali di Nonna Silvana Antoncecchi
tanatologa Maria Angela Gelati
produzione Centro Teatrale Bresciano, Teatro dei Borgia
in coproduzione con Compagnie l’Eygurande
in collaborazione con Cooperativa La Rete, Festival Il Rumore del Lutto, PugnoAperto
Si ringrazia Giulio Morittu per il contributo intellettuale in fase di creazione preliminare e per i consigli nelle scelte musicali
Durante la pandemia una famiglia viene colpita da una catena di lutti, quando interviene il decreto che a tutela della salute pubblica impone una serie di misure, tra cui il confinamento, la chiusura delle scuole, il divieto di celebrare i funerali.
Nello stato di generale spaesamento, l’impossibilità di celebrare appropriatamente le esequie di ognuno apre un conflitto in seno alla piccola comunità, mentre la catena di lutti che affligge la famiglia si allunga incessantemente.
Qualche anno dopo, i dolenti si raccolgono per ricordare quei giorni e celebrare i propri cari.
Il linguaggio è quello del rito, del sacro celebrato attraverso gesti, parole e canto.
Antigone. Cerimonia con canzoni è una performance concepita come una cerimonia funebre a cui si invitano gli spettatori.
L’uomo, prodotto della moderna società borghese capitalistica, non ha tempo di fermarsi, di dedicare tempo alla scomparsa di una persona cara; non permette alla memoria di farsi presenza o di farsi tramite per riallacciare i legami con la comunità.
Gianpiero Borgia