Spettacolo in occasione della Giornata della Memoria
di e con Alessandro Albertin
regia Michela Ottolini
disegno luci Emanuele Lepore
produzione Teatro de Gli Incamminati
in collaborazione con Overlord Teatro
e col patrocinio della Fondazione Giorgio Perlasca
In occasione della Giornata della Memoria, torna a grande richiesta l’intenso monologo di Alessandro
Albertin.
Uno spettacolo che porta in scena una storia necessaria che non possiamo non conoscere: un esempio che ci obbliga a riflettere sulla possibilità che sempre ci è data di compiere una scelta e di agire.
Siamo a Budapest, è il 1943. Il commerciante di carni italiano trentatreenne Giorgio Perlasca è ricercato dalle SS, l’unità paramilitare del partito nazista.
La sua colpa è quella di non aver aderito alla Repubblica di Salò. Per i tedeschi è un traditore e la deve pagare.
In una tasca della sua giacca c’è una lettera firmata dal generale spagnolo Francisco Franco che lo invita, in caso di bisogno, a presentarsi presso una qualunque ambasciata spagnola. In pochi minuti diventa Jorge Perlasca e si mette al servizio dell’ambasciatore Sanz Briz per salvare dalla deportazione quanti più ebrei possibile. Quando Sanz Briz, per questioni politiche, è costretto a lasciare Budapest, Perlasca assume indebitamente
il ruolo di ambasciatore di Spagna. In soli quarantacinque giorni, sfruttando straordinarie doti diplomatiche e un coraggio da eroe, evita la morte a
più di cinquemila persone.
Con straordinaria bravura Alessandro Albertin racconta la storia di questo grande uomo e dei numerosi personaggi che l’hanno affiancato nella sua incredibile avventura.