Nello spazio e nel tempo. Palestra di teatro contemporaneo
La prima edizione della rassegna Nello spazio e nel tempo. Palestra di teatro contemporaneo, che raccoglie l’eredità di Brescia Contemporanea e La palestra del Teatro, presenta sei titoli che ci parlano di grandi temi universali ...
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Nello spazio e nel tempo. Palestra di teatro contemporaneo
La prima edizione della rassegna Nello spazio e nel tempo. Palestra di teatro contemporaneo, che raccoglie l’eredità di Brescia Contemporanea e La palestra del Teatro, presenta sei titoli che ci parlano di grandi temi universali come l’amore, l’amicizia, il rapporto tra generazioni e i legami inquieti ma fortissimi tra fratelli. Per mezzo della nuova drammaturgia e di alcuni autori del passato, riletti alla luce di adattamenti e allestimenti contemporanei, proveremo a viaggiare nello spazio e nel tempo attraverso l’esercizio dell’immaginazione.
La sorpresa dell’amore di Pierre Carlet de Chamblain de Marivaux è un grande classico del teatro francese che, attraverso la storia di Lelio e della Contessa, ci racconta dell’amore e della sua ineluttabilità. Paolo Bignamini ha immaginato un allestimento che ha le fattezze di un luogo simbolico, un altrove dalle sembianze lunari, dove prende vita un raffinatissimo gioco teatrale.
Spettacolo di grande impatto motivo, Chef dà corpo alla storia di una donna che dirige la cucina di un carcere dopo essere stata condannata per omicidio. Un testo tagliente che ha vinto il Fringe First Award, scritto dalla giovane poetessa, drammaturga, attrice e scrittrice anglo-egiziana Sabrina Mahfouz, portato in scena da Serena Sinigaglia.
1983 Butterfly, scritto, diretto e interpretato da Giorgia Cerruti, attraversa una delle storie d’amore più enigmatiche del Novecento, storia che fu al centro di un noto caso di cronaca esploso all’inizio degli anni Ottanta in Francia e che vide un diplomatico francese scoprire, dopo oltre vent’anni di relazione, che la donna che credeva la sua amante era in realtà un uomo e una spia.
Presentato in forma di lettura scenica nell’edizione 2018 di Teatro Aperto, la nostra rassegna di drammaturgia contemporanea diretta da Elisabetta Pozzi, il potente testo di Rajiv Joseph Guardie al Taj è portato in scena da Elio De Capitani e realizzato in coproduzione con il Teatro dell’Elfo. Una storia di amicizia tra due guardie di un Taj Mahal appena ultimato, ambientato nell’India del 1648 che, alla vigilia della rivelazione, verrà messa a dura prova.
La rassegna prosegue con Lucia e io, spettacolo ideato da Luca Doninelli e diretto da Paolo Bignamini in cui un ormai anziano Alessandro Manzoni è alle prese con il bilancio di una vita. Fa i conti con la sua opera e incontra per l’ultima volta il personaggio che più ama, Lucia. In un dialogo che a poco a poco avvicina i due personaggi - idealmente e fisicamente grazie al suggestivo meccanismo della scena - Manzoni e Lucia, interpretati da Valentina Bartolo e Giovanni Franzoni, si rispecchiano l'uno nell'altro e trovano, insieme, la forza di affrontare il passaggio più difficile: il congedo da se stessi e dalla vita.
Chiude la rassegna La fine del mondo, uno spettacolo scritto da Fabrizio Sinisi, diretto da Claudio Autelli e interpretato da quattro giovani e talentuosi attori: Alice Spisa, Umberto Terruso, Anahi Traversi e Angelo Tronca. Lo spettacolo prosegue il progetto Padri e figli, e ci racconta del turbolento rapporto tra due sorelle e due fratelli, in uno scenario semiapocalittico da surriscaldamento globale.
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