uno spettacolo di Fausto Cabra
drammaturgia Gianni Forte
con Raffaele Esposito, Anna Gualdo, Elena Gigliotti
scene Stefano Zullo
drammaturgia luminosa Martino Minzoni
costumi Eleonora Rossi
musiche e drammaturgia sonora Mimosa Campironi
grafica e contributi video Francesco Marro
aiuto regista Anna Leopaldo
produzione Teatro Franco Parenti
"Da molti anni coltivavo la fantasia di sviluppare uno spettacolo su questo caso, ma volevo che fosse più di un racconto giudiziario. Ho chiesto quindi a Gianni Forte di trasformarlo in un viaggio più ampio sull'identità, la finzione, l'auto-menzogna e il processo di liberazione dal trauma. Attraverso Billy, abbiamo immaginato un attraversamento delle zone più oscure e disturbanti della mente umana, una riflessione sulla necessità di smettere di cercare certezze assolute e di confrontarsi, invece, con la complessità di ciò che siamo".
Così Fausto Cabra presenta il suo nuovo spettacolo che, attraverso un caso giudiziario molto noto della fine degli anni ’70, offre una riflessione profonda sull’identità. Si tratta della vicenda di Billy Milligan, protagonista di uno dei più controversi procedimenti giudiziari della storia americana. Milligan fu accusato di aver rapito, stuprato e rapinato tre studentesse. Durante il processo emerse un elemento senza precedenti: il giovane ospitava dentro di sé ventiquattro personalità diverse. La sua condizione lo portò a essere il primo imputato nella storia degli Stati Uniti a essere dichiarato non colpevole per infermità mentale dovuta a un disturbo dissociativo della personalità, dando il via a un acceso dibattito tra giustizia, psichiatria e opinione pubblica.
Fausto Cabra esplora la mente umana attraverso le parole scritte da Gianni Forte, con Raffaele Esposito nel ruolo del protagonista.